Clandestino by Unknown

autore:Unknown
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2022-03-24T11:47:52+00:00

Capitolo terzo

Urbanizzazione della sicurezza e controllo dell’irregolarità

3.1. Governance neoliberale

Secondo Foucault (2004a), la sicurezza è la techné per eccellenza della governamentalità e può essere concepita come un insieme di dispositivi di governo che, a partire dal XVIII secolo, hanno assicurato la gestione della popolazione definita come un fenomeno regolabile secondo un criterio di normalità statistica e non secondo una norma. La popolazione – ovvero il nuovo oggetto del governo che sostituisce il territorio – e i dispositivi della sicurezza – ovvero l’insieme delle tecniche utilizzate per governare la popolazione – si intrecciano con la nozione di “rischio” e con quella di “minaccia”, che divengono gli elementi chiave nella governance delle società liberali.

Anche secondo Castel (2003) la sicurezza – intesa, nella sua dimensione “civile”, come incolumità delle persone e dei loro beni – è stata, fin dalle origini, una delle preoccupazioni centrali dello stato moderno. Nel xx secolo e, soprattutto, nel secondo dopoguerra, alla componente civile della sicurezza se n’è aggiunta una seconda, collegata all’esercizio dei diritti sociali tramite l’accesso a un insieme di beni e servizi sottratti a una logica di mercato e ritenuti via via essenziali per prendere parte pienamente alla vita sociale. Tuttavia, dopo una fase durata fino agli anni Ottanta in cui questi due elementi hanno trovato un equilibrio con una progressiva espansione delle tutele in campo sociale, la tendenza si è invertita e, parallelamente a una crescente erosione dei diritti sociali, la preoccupazione per la dimensione “civile” della sicurezza ha ripreso il sopravvento imponendosi come uno dei temi salienti del dibattito pubblico (Garland 2001).

A partire dagli anni Novanta, inoltre, è avvenuto un processo di urbanizzazione della sicurezza che ha portato ad ampliare la gamma di rischi, problemi e soggetti che, a livello locale, devono essere governati attraverso politiche e strumenti sicuritari. Nei discorsi pubblici, la complessa questione della convivenza e del governo della città, in particolare nelle periferie, è stata sempre più spesso trattata a partire dall’identificazione di specifiche minacce, specifici comportamenti, specifiche situazioni o specifici gruppi che rappresenterebbero un rischio in rapporto al governo ordinato e ordinario della città. Un cambiamento questo che si sarebbe manifestato su entrambe le sponde dell’Atlantico e che, da molti autori, è stato interpretato come l’affermazione di un modello di governance neoliberale (Lippert, Stenson 2010; Ricotta 2016), che soprattutto a livello urbano si sarebbe sempre di più caratterizzato per una serie di aspetti: espansione della produzione normativa finalizzata al controllo delle fasce più povere e delle minoranze etno-razziali; intensificazione dell’attività di law-enforcement da parte della polizia guidata dal modello delle broken windows e dall’ideologia della zero tolerance; ruolo crescente degli attori privati nel campo della sicurezza e parallela privatizzazione e militarizzazione degli spazi pubblici; emergere o riemergere di un discorso spesso razzializzato riguardante i poveri e i membri di minoranze associati alla microcriminalità dilagante e considerati causa del degrado urbano (Amster 2003; Beckett, Herbert 2008; Caldeira 2000; Herbert, Brown 2006; Holdaway 2013; Lippert, Walby 2012; Robins 2002; Samara 2010; Wacquant 2002; 2009).

La relazione tra governance neoliberale e politiche della sicurezza

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